lunedì 10 marzo 2014

Un sogno, una fermata, un treno.


Penso che tutti sognano nella vita.
Almeno un sogno.
Io penso di averne avuti tanti.
Finchè non si realizzano, rimangono nella venerabile sfera dei Sogni.
Quando si realizzano, diventano una realtà palpabile.
Una realtà sulla quale hai fantasticato mille volte e comunque vada e nonostante le proiezioni, va bene.

Per me. Essere è avere molti sogni.
Sì perchè mi piace pensare ai sogni come traguardi da raggiungere.
E sì, per certo, non c'è stato un unico sogno.
Per il quale ho combattuto tutta la vita.
Sono fortunata, ho avuto e realizzato molti sogni.

Anni fa è arrivato quel sogno, il quale era più lontano e irraggiungibile di altri e che ha addirittura messo in discussione la vita che stavo vivendo.
La mia e nostra vita.
Il lavoro.
Gli affetti.
Mi immaginavo per alcuni istanti come davanti ad un bivio a due strade.
O il bene o il male. O il dovere o il piacere.
Anzi forse davanti ad un bivio dove scegliere la vita che vivi oppure il sogno che vorresti vivere.

Mah, non vorrei scrivere troppo malinco.
Alla fine, comunque...Ho scelto.
Ho guardato al mio sogno non come una scelta tra positivo o negativo.
Ho preferito la prospettiva: un treno che passa e forse si ferma ad una x fermata.

Una storia incerta d'accordo ma a sfondo fatalisticamente positivo.
Non volevo un noir o un drammatico del tipo Un treno che non si sa se passa o se non passa, una fermata che non si sa dov'è e se c'è.
Comunque ho voluto cercare tanto quella strabenedetta fermata.
E quando l'ho trovata, ho abbracciato Mr.P e abbiamo atteso il nostro treno.
Una attesa lunga, insopportabile e sì a volte irritante e causa di tensioni.

Alla fine il treno è arrivato e noi ci stiamo salendo.
Il prezzo del biglietto è caro.
E' il prezzo di ciò che lasci.
E' il prezzo di chi lasci.


Grazie a tutti, voi che mi avete aiutato e voi che mi leggete.
Vi auguro di essere alla vostra fermata quando arriva il vostro treno.
 
Alice

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